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La Piazza del Mercato


Della Piazza del Mercato di Erba-Incino abbiamo notizie a partire dal 1400 quando, alcuni documenti, affermano che, davanti alla antica chiesa di Sant'Eufemia, un giorno alla settimana, veniva allestito un mercato.
Tuttavia, una risistemazione generale della piazza e la costruzione di appositi portici risale solo agli ultimi anni del 1700 quando, alcuni signori locali, riuscirono a vendere dei beni comunali e, col ricavato, dare inizio ai lavori di risistemazione del luogo dove si era soliti vendere e comprare merci di vario tipo.
Verso il 1828 si modificarono i portici precedentemente costruiti sulla base di un nuovo progetto, sviluppato da un certo Corti ingegnere di Parravicino, che puntava a creare una sistemazione più adatta alle esigenze dei nuovi tempi e della piazza stessa.
Gli scopi principali di questi portici erano più funzionali che non proprio estetici: lì sotto i venditori potevano esporre, al riparo dalle intemperie, i loro prodotti mentre gli animali potevano essere legati ad appositi anelli (ancora oggi visibili) per evitare che si diperdessero.

Nelle foto che seguono si può vedere come fosse la Piazza del Mercato di Incino nei primi anni del '900. Vi erano ben due portici: uno più nuovo e tutt'oggi esistente (quello a sinistra), l'altro, invece, più vecchio e che oggi non esiste più.

La piazza nel 1993 durante i lavori di rifacimento, quando venne abolita la fontana.

Ecco invece come si presenta la piazza oggi.


Come oggi, anche allora il mercato si teneva di Giovedì; i venditori erano circa 80 e la merce venduta era principalmente costituita da panni e tele, granaglie, formaggi e simili, frutta e verdura, dolci; non mancava inoltre qualche prestinaio, uno o due venditori di cappelli e qualche calzolaio.

Segue qui sotto un'altra serie di foto d'epoca, che mostrano il Mercato di Erba come era nei primi anni del '900.

Nei giorni di mercato la piazza diveniva quindi un vero e proprio centro di ritrovo collettivo molto vivace: bancarelle, pedoni, carri e caretti trainati da animali inondavano e animavano la piazza, tanto che il Mercato di Incino, prima del 1870 (quando vennero istituite cioè le fiere del bestiame), era divenuto anche molto famoso in zona anche perché qui si poteva trovare una vasta scelta di oggetti che mercati più piccoli non offrivano: accorreva quindi molta gente anche da diverse località della Brianza.

Oggi, il mercato (che continua a tenersi ancora in questa grande piazza una volta alla settimana), ha perso chiaramente alcune delle caratteristiche che possedeva un tempo (specialmente il tipo di prodotti in vendita sono cambiati): sopravvive tuttavia ancora lo spirito e quella vivacità che solo in queste e poche altre rare occasioni può manifestarsi.

Per concludere, ecco due immagini: la prima mostra i progetti del portico oggi ancora esistente; l'altra, invece, è la riproduzione di una copertina de "La Domenica del Corriere" (A. Beltrame) del 30 Novembre 1902 che raffigura i tumulti e gli scontri tra socialisti e clericali avvenuti in piazza in quell'anno.

(C) Copyright 2006-2012 Foto e testi di S. Ripamonti.

       
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