Racconti e avvenimenti dalla Brianza
 
 
 
 


 

Racconti del passato

 

L'arrivo dell'elettricità e del telefono a Erba


La storia dell'illuminazione di Erba inizia nel 1863 quando, per la prima volta, furono installate delle lampade a petrolio che offrivano una parziale illuminazione limitata solamente alle poche strade più battute e, in particolare, alle vie del centro. Inizialmente ne furono installate otto a cui se ne aggiunsero, nel 1882, altre due. Queste lampade, che venivano ovviamente accese manualmente da un addetto, dovevano illuminare la strada ogni notte senza Luna, cioè sei mesi da settembre a febbraio.
Nel maggio dell'anno 1898 viene istituita la Società Anonima Gas. Pochi mesi dopo Incino (che, lo ricordiamo, era allora ancora staccato da Erba) stipula un contratto di appalto con la ditta Scola (specializzata nell'illuminazione elettrica) per installare delle lampade (23 lampioni da tenere accesi dal tramonto del sole sino all'alba). Nel novembre di quello stesso anno, Incino fu illuminata, per la prima volta, dall'elettricità. Erba mantenne invece ancora l'illuminazione a gas.
A seguito del fallimento della ditta Scola, nel 1903 nacque la Società Anonima del Gas e dell'Elettricità: a questo punto, nel 1906, anche ad Erba si ebbe l'illuminazione elettrica.

Un po' più travagliato fu invece il percorso che portò la linea telefonica in città, tant'è vero che questa fu l'ultima innovazione portata a termine prima dell'unificazione dei due comuni. Nel 1862 e nel 1864 fu fatta domanda per aprire un ufficio telegrafico in città. Tuttavia, a causa della mancanza di fondi, l'opera non si realizzò mai.
Nel 1898 fu istituita una linea telefonica Como-Milano seguita, a distanza di pochi mesi, dalla Lecco-Como che, non si sa perché, lasciò completamente fuori Erba. Solo nei primi anni del 1900 si presero accordi con la Telefonica Cooperativa Comense per istituire una linea che collegasse Como con Erba e Bellagio. Il 7 settembre 1904, finalmente, anche Erba-Incino ebbe il telefono.

 

 

       
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