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Quando a Erba atterravano e decollavano gli aerei - Il campo di Aviazione di Erba


Dopo la I Guerra Mondiale, negli anni Venti, fu attivo ad Erba un campo di aviazione di cui pochi hanno oggi ancora memoria.
Questa aerosuperficie privata apparteneva alla società S.A.I.A.M. (Società Anonima Imprese Aeree Milano) una delle primissime tra quelle civili in Italia, che era stata fondata nel 1920 da alcuni privati e che era diretta proprio da un erbese, Alberto Airoldi, che si era messo in luce durante la Grande Guerra come valoroso pilota.
L'aviosuperficie sorgeva sulla riva sinistra del Lambro, proprio vicino a dove oggi si trova la centrale di trasformazione della corrente elettrica di proprietà dell'ENEL. Così come il campo, anche tutta la flotta di velivoli erano di proprietà della medesima società.

Qui sotto è riportata la ricostruzione del luogo dove si doveva trovare l'aeroporto, basata sull'unica fotografia aerea rimasta e sulle moderne fotografie digitali scattate da satellite.


Veduta odierna dell'area in una immagine da satellite.
(C) Copyright 2006 DigitalGlobe e Europa Technologies. Immagine tratta dal programma GoogleEarth.


L'unica fotografia aerea dell'epoca che ritrae il campo di aviazione.


(C) Copyright 2006 DigitalGlobe e Europa Technologies. Immagine tratta dal programma GoogleEarth


Il complesso era formato da una grande aviorimessa in legno (struttura rappresentata dal colore verde nelle immagini ripoortate qui sopra) affiancata da un edificio che doveva funzionare da direzione e da ristorante (struttura rappresentata dal colore blu).
Possiamo quindi dire che ci fu un periodo (neppure troppo breve) in cui, svariati modelli di aerei (che allora rappresentavano una grande novità, visto che il primo volo dei fratelli Wright era avvenuto solo nel Dicembre 1903), sorvolavano, anche a bassa quota, i cieli del Pian d'Erba.


Foto d'epoca che ritrae il campo d'aviazione erbese e l'hangar.


Il personale della S.A.I.A.M dell'aeroscalo erbese in una foto di gruppo.


La flotta dei velivoli era formata da svariati apparecchi, tra cui Bréguet, Caproni, Caudron, Farman 14, oltre ai famosi Aviatik e agli Sva.


Un biplano Sva, apparecchio da ricognizione e bombardamento.


Cartolina pubblicitaria a colori della SAIAM (per gentile concessione di Roberto Sala).


Alberto Airoldi in una fotografia d'epoca.


Annuncio pubblicitario della S.A.I.A.M.

Del giorno dell'Inaugurazione del piccolo aereoporto abbiamo oggi ancora alcuni documenti che lo ricordano.
Innanzitutto l'imponente e festosa cerimonia augurale avvenne il 12 Settembre 1920: una grande sfilata percorse diverse strade di Erba debitamente imbandierate fino a raggiungere il campo; vi parteciparono ciclisti, motociclisti, atleti, podisti, dame, militari in divisa e il corpo dei pompieri oltre che ad altri illustri personaggi. Ad un certo punto, quando un segnale fumogeno si alzò in cielo, diversi aeroplani decollarono uno dopo l'altro e cominciarono a compiere evoluzioni spettacolari.
Conclusa la sfilata, una gran folla si precipitò all'aeroscalo; il prevosto di allora, don Giuseppe Castoldi, benedisse l'intera struttura e pronunciò un breve discorso seguito, poco dopo, da quello del direttore dell'aeroscalo Airoldi. Successivamente Gilda Airoldi (la madrina dell'evento) ruppe con un martello una bottiglia di spumante, come da tradizione. Dopo il discorso finale del sindaco di Erba di allora, Angelo Bassi, le bande iniziarono a suonare inni partiottici, mentre i velivoli continuavano a compiere acrobazie nei cieli di Erba. Contemporaneamente, in una parte del campo, si diedero inizio agli incontri di boxe e all'esibizione di squadre ginniche.


Manifesto pubblicizzante l'inaugurazione del campo della SAIAM avvenuto il 12 Settembre 1920.

Dopo non molti anni, però, la società fu sciolta ma rimasero tutte le strutture, che giacevano ora inutilizzate; verso gli anni '30, nel medesimo luogo, fu istituito un centro di volo a vela, ma che ebbe vita breve.

Qui sorse infatti nel 1930 una Scuola di Volo a Vela a cura dell'imprenditore milanese Vittorio Bonomi, la prima della Lombardia. Vennero effettuati oltre 500 voli e parecchi furoni gli allievi iniziati alla pratica del volo. Nel 1932 tuttavia la scuola di volo fu trasferita a Cantu' per motivi di sicurezza: ad Erba, infatti, il decollo degli alianti avveniva in piano, tramite funi elastiche trainate da alcuni volenterosi, sistema in realtà piuttosto pericoloso.

I primi alianti della "Aeronautica Bonomi" vennero costruiti ad Erba-Incino come indicato nel Manuale del Turismo del 1934 a cura del Touring Club Italiano. A testimonianza di ciò risultano ancora registrati nell'archivio storico del Civil Aircraft Register dell'ICAO, almeno quattro alianti a nome Vittorio Bonomi/Erba-Incino, con le seguenti marche: I-AAYV, I-AAZU, I-AAZW e I-AAZX.




Due immagini del campo di volo a vela di Erba. (Fonte: Volare a Como di Cesare Baj)


Pagina pubblicitaria dell'Aeronautica Bonomi.

Ecco, per finire, due foto scattate nel punto dove probabilmente sorgeva l'hangar e le strutture del campo.


Oggi, di tutto ciò, non rimane quasi più niente se non i pochi documenti del tempo, uniti a qualche fotografia e cartolina che ricordano un breve e curioso capitolo della storia moderna di Erba, a molti del tutto sconosciuto.

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