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Racconti del passato

 

Resoconto dell'esplorazione del Buco del Piombo avvenuta nel Luglio 1945


In questo reportage vogliamo mostrarvi un nuovo, emozionante pezzo di storia del Buco del Piombo: un'importante esplorazione da parte di cinque speleologi della zona, che, nel luglio del 1945, si avventurarono nelle grotte per conto dell'E.N.A.L. di Pontelambro (Ente dopolavoristico degli Stabilimenti di Pontelambro).
Durante l’esplorazione gli speleologi apposero una targa in ricordo dell’ente stesso.

Corredano il reportage il documento originale stilato in seguito all'esplorazione, con relativa trascrizione, ed una serie di preziose cartoline d'epoca.

"Il segreto del Buco del Piombo è stato svelato?

Nel pomeriggio del 22 luglio 1945, 5 ardimentosi esploratori, animati ed aiutati dall' E.N.A.L. aziendale degli stabilimenti di Pontelambro e precisamente: Sangiorgio Giuseppe e Giovanni, Nava Giuseppe, Rizzi Nando e Fumagalli Gigi, sono partiti a portare a termine l'esplorazione del Buco del Piombo, già tante altre volte tentato. I cinque percorsero i 475 metri già esplorati da altri, raggiunti la prima volta nel 1932 da un gruppo di esploratori di Desio, capitanati da Mariani; egli fu il primo che sorpassò il punto più difficile dell'esplorazione; indi il fondo e la svolta si abbassano in modo che l'acqua forma quasi un sifone che obbliga l'immersione totale del corpo nell'acqua gelida.
Al termine del percorso già esplorato, i 5 trovarono di fronte ad un cunicolo ( avente anche un'entrata laterale non totalmente praticabile) che risultò della lunghezza di circa 7 metri, all'apertura esso è largo poco più di un metro ed alto mezzo, al termine la sua ampiezza permette appena il passaggio di un corpo umano.
Tale termine è costituito da una camera senza alcuna uscita che forma quasi angolo retto con [il] cunicolo stesso, camera avente all'incirca la forma di ellisse di rotazione con pareti irregolari e con diametri di circa un metro e mezzo e poco più di mezzo metro. Il fondo è ricoperto di argilla e sabbia è concavo quasi che l'acqua che parzialmente [?] raggiunge questa camera durante gli acquazzoni.
Tale camera non è accessibile ad un corpo umano normale; c'è un'apertura irregolare di circa 30 centimetri ed accanto un'altra più piccola. L'esplorazione è stata fatta effettuata con forte illuminazione, intrudendo il capo e toccando ove era possibile le pareti con le mani. Il fenomeno più interessante che si nota è una potente corrente d'aria fredda che produce un forte rumore, essa fa mulinello e soffia verso l'apertura.
Gli esploratori non sono riusciti, malgrado i ripetuti tentativi a rendersi conto come si produceva il fenomeno.
Appena allontanati dall'apertura, la corrente decresce e rapidamente d'intensità e permane un rumore simile a quello prodotto da una cascata, rumore che si sente anche nella camera ove ebbero termine le predenti esplorazioni.
"


Di seguito, alcune preziose cartolined'epoca del Buco del Piombo.



 

Un sentito ringraziamento a Raffaele Fumagalli.

Ti interessa altro materiale sul Buco del Piombo?
Clicca qui per visualizzare il nostro reportage sull'escursione al Buco del Piombo, oppure qui per visualizzare un esclusivo reportage con foto e testi d'epoca, che raccontano il Buco del Piombo com'era visto nel 1886.

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