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Didattica meteo

Prevedere il tempo - Parte I

Uno degli scopi principali della Meteorologia, oltre allo studio dell'atmosfera, è anche quello di cercare di prevedere che tempo farà in una determinata località nelle ore successive.

Fare una previsione è una cosa molto complicata, anche per una persona che lo fa di mestiere: le variabili in gioco sono veramente tante e le possibilità di fallire spesso molto elevate; inoltre, più ci si spinge con la previsione in avanti nel tempo, più le probabilità di "indovinare" scendono, arrivando ben presto a percentuali così basse da rendere del tutto inutile gli sforzi compiuti per la sua stesura.
Se, cioè, in una certa situazione, ammettiamo che le probabilità che una previsione (riferita al giorno successivo) si aggiri attorno all'80% di correttezza, per una previsione fatta sempre in quel momento ma riferita allo stesso giorno della successiva settimana (previsione quindi a 7/8 giorni), le probabilità di correttezza di questa seconda previsione possono crollare al 5-10%.
Solitamente, dunque, si ritiene che una previsione sia generalmente affidabile se non si spinge oltre i 5 giorni (anche se, in questo caso, il quarto e il quinto giorno sono da prendere ancora solo come "tendenza generale"); proprio per questo è bene diffidare dalle previsioni che si leggono a volte su alcuni giornali che danno previsioni addirittura riferite ad un'intera stagione (classico esempio: "Questa estate sarà molto calda e siccitosa...").

Per fare una previsione ci si può basare o sulle osservazioni del cielo e dei dati meteo rilevati da una stazione a terra (previsione mediante osservazione dei fattori locali), oppure dalla lettura di apposite carte meteorologiche, immagini dal satellite, radiosondaggi, eccetera (previsione mediante carte meteorologiche). In questa prima parte accenneremo al primo tipo di previsione.

Previsione mediante osservazione di fattori locali


Sebbene questo genere di previsione sia abbastanza fallibile e non si possa spingere oltre le 24 ore, è certamente il modo più semplice e che richiede anche meno competenze tecniche da parte del meteo-appassionato.
Si basa fondamentalmente sull'osservazione del cielo e sulla lettura di semplici strumenti meteo quali - primo fra tutti - il barometro, ma anche il termometro, l'igrometro e l'anemometro.

Dal momento che l'argomento è complesso e necessiterebbe di pagine e pagine di trattazione, daremo qui di seguito solo delle linee guida, rimandando il lettore interessato ad appositi libri specializzati in materia.

Caso A :: Tempo variabile >> tendente a migliorare

Pressione alta, temperatura e umidità basse; cielo azzurro (o grigio chiaro al sorgere del sole).
Nubi alte, semitrasparenti che coprono solo metà della volta celeste.

Caso B :: Tempo variabile >> tendente a peggiorare

Pressione in discesa, umidità in aumento. Se inverno, temperatura in aumento, se estate in diminuzione. Cielo azzurro carico, rosso al sorgere del Sole, grigiognolo al tramonto (nubi che tendono a velarlo). Alone attorno alla Luna o al Sole.
Le nubi sono grosse e scure e tendono a persistere; cielo "a pecorelle".

Caso C :: Tempo stabile >> bello

Temperatura e umidità stabili o in diminuzione; la pressione ha superato il minimo e continua ad alzarsi. Il cielo è coperto al mattino, ma è sereno alla sera. Le nubi sono sparse e lasciano intravvedere buona parte del cielo.

Caso D :: Tempo stabile >> brutto

La pressione diminuisce e la temperatura cala se estate o si alza se è inverno; umidità in aumento. Il cielo è coperto, rossastro sia al sorgere che al tramonto del Sole. Le nubi tendono ad unirsi formando masse sempre più grandi.

 



 
       
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