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MeteoReportage

 

L'ondata di gelo e le nevicate del periodo 14-21 Dicembre 2010 ad Erba (CO)



L'ondata di gelo che ha investito l'Italia a partire dalla seconda decade di Dicembre 2010 ha avuto effetti che si sono ripercossi per un periodo decisamente lungo, apportando temperature particolarmente basse (soprattutto nei valori minimi) e anche degli episodi nevosi particolarmente interessanti. Ma andiamo con ordine.

Il favonio, prima di tutto!

Dopo la neve e le successive piogge che terminano il giorno 8 Dicembre, la mattina del 9 si presenta come una giornata estremamente nebbiosa e con umidità al 97%. Nel giro però di poche ore, verso le 10, la situazione cambia rapidamente: si alza il vento che rapidamente dirada la nebbia e fa uscire una splendida giornata. Questo vento (detto "di caduta") 'caldo' e secco (il riscaldamento dell'aria avviene proprio durante la sua discesa dalle alte quote) è il föhn ed è causato dall'aria fredda che ha iniziato ad affluire in quota e dalla differenza di pressione che si è venuta a generare tra i due versanti delle Alpi, quello svizzero e quello italiano.


Il favonio soffia per ben cinque giorni in modo però discontinuo, senza particolare forza e senza apportare danni, almeno nell'erbese.
Questo periodo si caratterizza per giornate piuttosto limpide, terse e miti, sia per il sole splendente che per il vento di caduta, la cui temperatura tende però via via a diminuire col passare dei giorni.

Il gelo

Gli ultimi sbuffi di favonio cessano nella notte tra il 13 e il 14 Dicembre ed è a partire da questo momento che il freddo inizia a farsi sentire.
Le minime registrate tra il 14 e il 16 si attestano mediamente sui -4.5 °C mentre le massime - sempre mediamente - sui +3.5 °C, valori non ancora particolarmente bassi ma che comunque si fanno già sentire.
Il cielo è sereno e l'aria si umidifica un po' di più; nella notte si rilevano estese gelate/brinate e il suolo inizia a ghiacciare.
Ed ecco che alla sera del 16 si assiste ad un cambiamento: l'arrivo di cirrostrati, oltre a creare uno spettacolare alone attorno alla Luna, preannuncia il peggioramento del tempo che avverrà a breve .

Cirrostrati creano un alone attorno alla Luna
L'alone attorno alla Luna generato dai cirrostrati.

 

La nevicata del giorno 17 Dicembre

A partire dalla mattinata del giorno 17, inizia effettivamente una delle nevicate più particolari degli ultimi anni, non tanto per l'altezza dell'accumulo finale, quanto per la qualità della neve, estremamente farinosa ed asciutta.
La neve inizia a cadere dalle 7 del mattino e, con rovesci anche di forte intensità, prosegue fino a metà pomeriggio accumulando 14 cm di manto talmente soffice da sembrare batuffoli di cotone e che può essere soffiata via tanto è leggera.
La temperatura durante i fenomeni, in effetti, è stata costantemente ed abbondantemente sottozero (-3.5 °C anche nelle ore più calde del giorno) e pertanto è stata rilevata una giornata di ghiaccio, dato che sia la temperatura minima che la massima quel giorno non sono mai salite sopra allo zero). Sul far della sera il cielo rasserena facendo presagire estese gelate e temperature molto al di sotto dello zero.
Una piccola nota: a fronte dei 14 cm caduti, l'equivalente in acqua (cioè sciolto) è stato di appena 4 mm!

Seguono alcune foto-ricordo di quell'incredibile giornata.

Intenso rovescio di neve.
Uno dei primi intensi rovesci di neve della giornata; sono le ore 10.


Questa fotografia rappresenta perfettamente questa nevicata: manto di neve farinosa (che sio insinua ddirittura sotto alle auto) e i candelotti di ghiaccio creatisi per lo sciogliemnto della neve sul cofano del motore caldo di questa automobile. La temperatura è di circa -3 °C.

Neve come batuffoli di cotone
Come batuffoli di cotone.


La situazione dei marcipaiedi...


...e delle strade: una lastra di ghiaccio!

 

Neve e ghiaccio ovunque: il culmine del freddo

Con le schiarite sopraggiunte nella serata del 17 la temperatura inizia a calare sensibilmente, anche a causa dell'effetto albedo. Nella notte tra il 17 e il 18 la minima registrata sarà -9.0 °C.
La situazione si presenta quindi piuttosto critica la mattina del giorno 18: nonostante il sole splendente, strade e marciapiedi sono quasi impraticabili in quanto completamente ghiacciati. Solo verso metà giornata, grazie all'impiego dei mezzi spargisale, le strade principali migliorano un po'. La neve comunque si scioglie pochissimo e, anzi, tende a rimanere estremamente asciutta e "cotonosa".


Dopo una gelida notte, una stupenda giornata.


E' quasi mezzogiorno, ma la neve non cade dagli alberi.

 

La "grande" nevicata... scampata!

Il giorno seguente, il 19, un nuovo peggioramento arriva sul nord Italia; tale perturbazione si rivela però sin da subito estremamente debole. Comunque, nonostante le precipitazioni assai intermittenti e scarse, la temperatura rimane molto bassa e i piccoli fiocchi di neve che cadono riescono ad attecchire ovunque formando un sottile ed insidioso strato di neve scivolosissima e ghiacciata.
Questa giornata si rivela però per gli appassionati della neve come una occasione persa, poiché se ci fossero state delle precipitazioni intense, sarebbe potuta cadere veramente tanta neve. Ma così non è andata. Anzi, nelle ore a seguire la situazione - sotto questo punto di vista - "peggiorerà" ancora di più.

 

Pioviggine e nevischio

Ed eccoci al giorno 20: la perturbazione si allontana ma il cielo, almeno ad Erba, non diventerà mai sereno (cosa che invece accadrà ad esempio ad Albavilla). Il persistere di una fitta nebbia che arriva fin verso i 350 m di quota rendono tale giornata molto fredda e particolarmente umida (estremi: -3.5 °C e +0.2 °C, giornata di ghiaccio evitata per pochissimo); nonostante ciò la neve al suolo si mantiene comunque bene (e, anzi, è ancora abbastanza farinosa).
Solo verso sera la nebbia si dirada e la temperatura ricomincia a scendere fin verso i -3.5 °C. Nella notte tra il 20 ed il 21 sopraggiunge una nuova perturbazione (la terza).


La situazione è però cambiata dal 19 Dicembre: la "colonna d'aria" (ossia gli strati d'aria più prossimi al suolo - compresi tra gli 0 e gli 800 metri - che solitamente sono quelli più critici per avere la pioggia o la neve) si è umidificata parecchio e il valore del dewpoint (punto di rugiada) si è alzato. E' chiaro che riuscirà a nevicare (anche se questa nuova neve sarà umida), però solo a due condizioni: in caso di precipitazioni forti e, più facilmente, dal tramonto in poi col sopraggiungere cioè delle ore più fredde.

Queste due condizioni si verificano a partire dalle ore 17 del 21 Dicembre; dopo una giornata alternata a pioviggine e a fiocchi, in effetti le precipitazioni intensificano e nel giro di 2 ore (tra le 17.30 e le 19.30) Erba viene nuovamente ricoperta da circa 2 cm scarsi di neve bagnatissima. Dalle 19.30 inizia però a piovigginare; correnti sempre più miti stanno infatti innalzando la temperatura soprattutto in quota così che, nelle ore a seguire e il giorno 22, la pioviggine e la pioggia si sostituiscono definitivamente alla neve, anche in montagna, chiudendo così un periodo freddo e particolare.

 

--FINE--

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