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Escursione sui monti sopra Valmadrera e Civate
Testi e foto di Riccardo Gerosa, per gentile concessione



Il percorso descritto in questo reportage coinvolge le principali cime e rifugi dell’arco montagnoso che sovrasta gli abitati di Valmadrera e Civate. E’ un sentiero molto panoramico che, se percorso in giornate limpide, permette visioni splendide a 360° (purtroppo la giornata odierna era molto variabile e quindi ho potuto gustare poche delle bellezze offerte dal territorio).


Mappa con il percorso descritto in questo reportage.

Ecco una descrizione del'escursione:

  1. Partenza dal centro di Valmadrera (237m) alle 7.30 e salita verso il monte Moregallo (1276m) via Sentiero Paolo ed Eliana. Percorso molto bello e selvaggio come in realtà è tutta la zona che fa riferimento a questa cima. Sono molti i punti da cui si potrebbe godere di una vista splendida sul ramo lecchese del lago di Como, ma sono purtroppo immerso in nuvole basse che solo per brevi tratti mi concedono un fumoso sguardo sul lago (che spesso è già sufficiente per apprezzarne la bellezza, specialmente a quest’ora in cui il sole timidamente si specchia nelle acque calme). Alle 9.30 raggiungo la cima.
  2. Traversata verso il rifugio S.E.V. in località Pianezzo (1239m). Per raggiungere questo punto è necessario scendere un po’ rispetto alla cima del Moregallo (circa 150m) per poi risalire fino al rifugio. Da qui si prosegue per 10 minuti fino a raggiungere la selletta dei corni (1300m) che raggiungo alle ore 10.
  3. Dalla selletta dei corni si scende fino alla Colma di Val Ravella (1000m) e da qui si prosegue prima all’interno di una bella pineta e poi lungo una cresta fino a raggiungere le formazioni geologiche del Sasso Malascarpa (1187m). Il passaggio sulla cresta fornirebbe ottimi spunti per qualche foto, ma il tempo è ancora indeciso e quindi niente bottino fotografico.

Il Sasso Malascarpa.
Il Sasso Malascarpa.

  1. Dal Sasso Malascarpa si prosegue seguendo le indicazioni Monte Rai (1261m) che ancora è avvolto da una coltre di nuvole spesse che impediscono la splendida visuale sul lago di Annone.
  2. Ultima salita prima della cima del monte Rai.
    Ultima salita prima della cima del monte Rai.


    Sono le 11.10, mi concedo uno spuntino e riparto in direzione Rifugio Marisa Consiglieri (1110m); da qui salgo il Monte Cornizzolo (1241m) che raggiungo alle 11.45.

Sulla vetta del Cornizzolo.
Sulla vetta del Cornizzolo.
  1. A questo punto decido di scendere verso la splendida località di San Pietro al Monte (662m) e per questo torno in direzione del Monte Rai e prendo il sentiero che si stacca sulla destra. La discesa non è agevole perché il sentiero è abbastanza ripido e sassoso, rendendo instabile la camminata. Alle 12.50 raggiungo comunque anche questa tappa.

Verso S. Pietro al Monte.
Verso S. Pietro al Monte.

  1. A questo punto decido di ritornare verso S. Tomaso via Sentiero Luisin. Il sentiero corretto si stacca dalla parte posteriore della chiesa, ma due indicazioni trovate (assolutamente poco chiare) puntano in una direzione nettamente diversa che apparentemente sembra quella del sentiero che porta a Civate. Poco convinto, scendo finchè finalmente trovo un sentiero che si stacca sulla sinistra con indicazione Corno Birone - S. Tomaso. Decido di seguirlo, ma a breve mi accorgerò dell’errore: il sentiero, infatti, è molto ripido e spesso si insinua in una boscaglia che rende ancora più faticosa la salita. Dopo circa mezz’ora mi ritrovo alla stessa quota del complesso di S. Pietro al Monte e finalmente incrocio l’agognato sentiero Luisin. Questo errore mi è costato circa 45 minuti e soprattutto una buona fetta delle forze residue che contavo di utilizzare per raggiungere S. Tomaso. Comunque inutile lamentarsi, a questo punto non mi resta che percorrere il sentiero seguendo le indicazioni per S.Tomaso. Il tragitto si svolge tutto a mezza costa ed offre ottimi panorami, grazie anche a un’oretta di sole che premia i miei sforzi. Alle 14.45 raggiungo finalmente la località di S. Tomaso (580.m). Dopo uno spuntino riscendo verso Valmadrera.

Il giro nel suo complesso (errore di sentiero compreso) ha richiesto circa 5 ore e mezza, ma ad un buon passo e con poche e brevi soste per qualche spuntino. Richiede inoltre di superare un discreto numero di dislivelli (sia in salita che in discesa) e quindi è necessario un buon allenamento. A questo punto non mi resta che augurarvi buona camminata e buon divertimento.



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