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Storia dei lavatoi di Erba
A cura della prof.ssa Alberta Chiesa


A Erba sono sopravvissuti al trascorrere dei secoli numerosi lavatoi pubblici, alcuni ancora fruibili, i primi costruiti nei primi decenni dell'Ottocento, altri nel Novecento nei sette ex comuni di Erba, Incino, Arcellasco, Buccinigo, Cassina Mariaga, Crevenna e Parravicino, dalla cui aggregazione, nel 1906 tra Erba e Incino e nel 1927/28 con gli altri cinque, è nata la città.

Sono parte della nostra storia sociale, testimonianza delle dure fatiche delle donne del popolo che, fino alla seconda metà del secolo scorso, prima della diffusione capillare della macchina lavatrice, vi si recavano settimanalmente, a volte quotidianamente, per fare il bucato oltre che della propria famiglia, anche di quelle dei ceti abbienti, divenendo in alcuni casi lavandaie di professione, a cui veniva insegnato il mestiere fin da bambine.

I documenti d'archivio rivelano che fin dal primo trentennio dell'Ottocento nei sette comuni allora autonomi erano presenti lavatoi pubblici, tutti annessi a fontane e con abbeveratoio per le bestie. Alcuni erano alimentati da torrenti o rogge, altri dalle sorgenti di cui il territorio era ricco.
Se ne contavano tre a Erba e tre a Incino, i comuni più popolosi e con nuclei urbani ben definiti, tre a Cassina Mariaga e due ad Arcellasco, comuni che non disponevano di un nucleo centrale e le cui frazioni erano sparse sul territorio, uno a Buccinigo, a Parravicino e a Crevenna.

Di tutti i lavatoi, che fino agli anni Quaranta dell'Ottocento erano le uniche opere pubbliche censite dai documenti insieme alle strade, veniva eseguita la manutenzione annuale.

La costruzione dei più antichi avvenne negli anni Venti e Trenta. Col passare del tempo si rivelarono insufficienti alle esigenze della popolazione per le ridotte dimensioni; i problemi idraulici, causati dalla dispersione dell'acqua che formava putridi pantani, e la mancanza di muri di riparo per le lavandaie, esposte agli agenti atmosferici soprattutto nella cattiva stagione, rendevano ancor più dura la loro fatica e più esposta a rischi la loro salute.
A partire dall'ultimo ventennio dell'Ottocento le Amministrazioni dei sette Comuni deliberarono di attuare importanti interventi sui lavatoi, a volte ampliandoli, a volte abbattendo le vecchie e fatiscenti strutture per costruirne di nuove, più adatte ai bisogni e alle richieste delle lavandaie. Un piano generale di riqualificazione dei lavatoi di Erba fu varato nei primi anni Quaranta del Novecento in seguito a numerosi e pressanti reclami con richieste di sistemazione e miglioramenti da parte delle donne del Comune.
Anche nei decenni successivi, fino agli anni Settanta, l'Amministrazione ha dimostrato attenzione alla manutenzione di queste strutture che si configuravano come presidi igienici e servivano ad una popolazione in costante aumento. Gli ultimi restauri, riguardanti gli antichi lavatoi di Villincino, della Rovere, di p.zza Castello a Erba Alta e di via XVIII Marzo ad Arcellasco, risalgono agli anni 2003/2004.


Il lavatoio di Via XVIII Marzo ad Arcellasco, restaurato una decina di anni fa.

I lavatoi pubblici di proprietà del Comune di Erba sono: ad Erba Alta quelli di piazza Castello e di Boccogna, a Canterana quello di Prevalle (ex comune di Erba); ad Incino quelli di via Turati, della Rovere e di Villincino; ad Arcellasco quelli di Carpesino, di Brugora, di via XVIII Marzo nei pressi del cimitero e di San Bernardino; a Buccinigo quello di via Corti, a Cassina Mariaga quello di via I Maggio (Bindella) e di via Biffi (Morchiuso), a Crevenna quello di p.zza Santa Maria Goretti, a Parravicino quelli di via Campolasso e di Casiglio.


Il lavatoio in Prevalle, situato lungo la Busa, strada pedonale che collega Mevate a Buccinigo.

Nel quadro conoscitivo del Documento di Piano di Governo del Territorio approvato nel 2009 sono stati individuati come edifici e beni vincolati i lavatoi della Rovere, di Villincino, di Morchiuso, di via Brugora ad Arcellasco, di piazza Castello e la vasca del lavatoio di via Turati.

Nelle immagini seguenti, i lavatoi citati nel Piano di Governo:


Arcellasco (località Brugora)


Erba, Via Turati (Mercato)


Cassina Mariaga, Via Biffi (Morchiuso)


Erba Alta, Piazza Castello


Incino, Rovere


Villincino

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