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Città di Erba (CO) - I Bej - Gruppo folcloristico Città di Erba



I Bej: chi sono e cosa fanno

Dal 1927 il gruppo folcloristico “I Bej” di Erba conservano e difendono i valori culturali della terra di Brianza con la loro costante opera di ricerca e di riproposta del vasto patrimonio culturale del territorio, delle musiche tradizionali, dei balli caratteristici, delle “bosinate” e delle canzoni popolari lombardo-brianzole.
I Bej nascono in quella che una volta era la Brianza contadina, rapidamente trasformatasi in una fiorente zona commerciale, dove l’industria e l’artigianato hanno saputo trovare forme di convivenza assai vantaggiose.

In questa terra dove le abitudini sono state stravolte, un gruppo di cinque amici decise, nel 1927, di cercare di mantenere viva la cultura del territorio con i costumi, i canti e le danze che ricordano i tradizionali e festosi appuntamenti con la natura.


Il retrobottega di Giulio Beretta (detto “ul macelàr da la Cúntrada” e primo Presidente) nella vecchia Contrada di Via San Bernardino ad Erba alta, divenne così il punto di ritrovo per i soci fondatori e primi suonatori: Romeo Molteni “ul bútegàr da Méàa”, Livio Beccalli “ul zúcúrén d’Incantérana”, Mario Perego “ul trúmbée” e Francesco Carcano “Cichén tapézée”.
Questi amici decisero di fondare un gruppo musicale, una banda. Gli strumenti di ottone erano troppo costosi e così si decise di scegliere il caratteristico “flauto di Pan”, tipico strumento musicale agreste e molto economico, essendo costruito con canne palustri, legate tra di loro con uno spago incerato.
I cinque amici, decisi ormai ad abbandonare l’idea di una banda musicale tradizionale di ottoni, si dedicarono alla formazione di una “banda di cann” (una banda delle canne) adottando quello strumento che i nostri nonni, contadini brianzoli, costruivano personalmente: il “flauto di Pan”, in dialetto firlinfeu.

Il nome “Bej” nasce da un appellativo con il quale erano conosciuti gli abitanti di Erba alta. Tutti i suonatori si autotassarono per potersi presentare in pubblico con un costume adatto al nome scelto. La città però non ha una propria maschera alla quale ispirarsi, ma ricordandosi dei frequenti soggiorni di Alessandro Manzoni ad Erba, decisero di ispirarsi a Renzo e Lucia, i protagonisti del suo romanzo “I Promessi Sposi”. Per la confezione dei costumi, onde evitare errori di lesa tradizione, i cinque soci fondatori si rivolsero alla Sartoria Teatrale di Caramba, il costumista del Teatro “La Scala” di Milano, da dove uscì il costume brianzolo, di manzoniana memoria, che da tanti anni i “Renzi” dei Bej, accompagnati dalle loro “Lucie”, adornate con la famosa raggiera di spilloni d’argento e con ai piedi gli inseparabili zoccoletti, portano in giro per il mondo.

La prima uscita ufficiale dei Bej di Erba fu in occasione del Carnevale di Varese del 1928, dove però il corpo musicale era composto da soli uomini.
Subito ci si accorse che mancava “la nota gentile” e così il gruppo fu arricchito con la presenza delle Lucie... e il primo ballo proposto dai Bej è stato lo “Scottis campagnolo”.

I Bej: le fotografie

 


"I Bej" al Teatro Licinium a Erba.

 


"I Bej" al Monumento ai Caduti di Erba.

 


Alcuni suonatori di firlinfeu (flauto di Pan).

 


"I Bej" durante una loro esibizione.

 


Ancora "I Bej" durante una loro esibizione in Lettonia.

 

I Bej: informazioni e contatti

 

Gruppo Folcloristico Città di Erba “I Bej”, Via Ugo Foscolo, 23
22036 ERBA (Como) ITALIA
Telefono 031 - 629990 Fax 031 - 3354560
Anno di fondazione: 1927
Costumi: 1600/ ‘700 lombardo-brianzolo

Sito www.bejdierba.com

 

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